Zodiaco
Lo zodiaco (dal greco "zoon", animale) è una fascia celeste che si estende all'incirca per 8° da entrambi i lati del percorso apparente del sole e comprendente anche i percorsi apparenti della luna e dei principali pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Le suddivisioni immaginarie dello zodiaco sono costellazioni in astronomia e segni in astrologia. Oltre allo zodiaco dell'astrologia occidentale ce ne sono di diversi nel'astrologia vedica e nell'astrologia cinese.
In astronomia, lo zodiaco è una parte della volta celeste priva di significato fisico intrinseco, pur comprendendo l'ellittica.
Dal tempo in cui non c'era una vera distinzione tra astronomia e astrologia, lo zodiaco comprende tradizionalmente determinate costellazioni, come si vede nella tabella sotto, comprendente anche Ophiuchus, aggiunto allo zodiaco astronomico nel 1930 dall'Unione Astronomica Internazionale, basando lo zodiaco sulla situazione dell'equinozio del 1875.
Nell'astrologia occidentale lo zodiaco è la fascia della sfera celeste che contiene i percorsi apparenti di sole, luna e dei principali pianeti ed è divisa in dodici parti uguali chiamate segni zodiacali, ciascuno dei quali prende il nome da una costellazione.
Al centro della fascia c'è il piano dell'ellittica e la larghezza dello zodiaco è dovuta all'inclinazione relativa ad essa delle orbite degli altri corpi, che se ne estendono per circa 8º.
L'anno zodiacale inizia al punto in cui il piano dell'ellittica interseca il piano equatoriale terrestre nell'equinozio di primavera, quando il sole si sposta nell'emisfero settentrionale della terra.
Sebbene i segni zodiacali ricevano il nome da delle costellazioni, non sono la stessa cosa, ma sono sfasati a causa della precessione degli equinozi, per cui ad esempio sebbene il sole entri nel segno dell'ariete all'equinozio di primavera il 20 marzo, non entra nella costellazione dallo stesso nome fino a quasi un mese dopo.
Lo zodiaco comprende dodici delle costellazioni attraversate dall'ellitica, che ne attraversa una tredicesima, Ophiuchus, non considerata parte dell'ellittica.
Astronomia
Tuttavia è una regione utile da definire per le implicazioni pratiche nelle osservazioni dalla superficie terrestre: un osservatore che vedesse un oggetto molto luminoso al di fuori della regione zodiacale sa che non può trattarsi di un pianeta.
Gli osservatori polari non possono osservare facilmente i pianeti perché lo zodiaco è troppo vicino all'orizzonte.
Nell'astronomia moderna queste, come tutte le altre costellazioni, sono riconosciute come raggruppamenti casuali di stelle, privi di significato naturale e composte da stelle non vicine nello spazio tridimensionale, anzi in alcuni casi separate da vaste distanze, nonostante appaiano vicine nella nostra percezione bidimensionale dello spazio.Astrologia
Le date "tropicali" (che dividono lo zodiaco a partire dall'equinozio di primavera) sono usate prevalentemente nell'Europa occidentale e negli USA; le date "siderali" (che dividono lo zodiaco a partire dall'allineamento del sole con una stella dell'Ariete, e non risentono direttamente della precessione degli equinozi citata prima) sono usate nel resto del mondo.
Gli astronomi/astrologi (ovvero coloro che originariamente osservavano il cielo sia per studiarlo che per dedurne applicazioni magico-religiose), usavano il movimento del cielo per scopi divinatori, basandosi tra l'altro sulla corrispondenza tra conoscenze pratiche ed osservazioni celesti (ad esempio il fatto che la relazione tra posizioni solari e stellari dipenda dalle stagioni, con implicazioni pratiche per l'agricoltura), ma anche su opinioni prive di fondamento.
Il familiare "segno" sotto cui una persona nasce, basato sulla posizione del sole nel segno sull'ellittica al tempo della sua nascita, si riferisce all'idea che una persona possa avere alcune caratteristiche del simbolismo mitico associato dagli antichi a quella costellazione; ad esempio si suppone che una persona della bilancia sia equilibrata e stabile.
Dato che anche i pianeti e la luna si trovano nello zodiaco, la loro posizione in un segno particolare dovrebbe avere degli effetti sulla vita di quella persona.
Ad esempio, se una persona fosse nata il primo giugno, attorno al centro del segno dei gemelli, ogni pianeta osservato vicino al centro dei gemelli sarebbe in "congiunzione" con il sole, e dovrebbe avere un forte effetto sul destino e personalità di quella persona; allo stesso tempo, altri pianeti che si trovano in segni differenti farebbero sentire i loro effetti nei momenti della vita di questa persona "governati" da tali segni, dando anche importanza alla distanza angolare tra pianeti e segni al momento della nascita o di altri eventi significativi.
Il concetto di zodiaco ebbe origine presso i Babilonesi prima del 2000 a.C come metodo per visualizzare il passaggio del tempo, come un calendario, suddiviso in dodici parti, come suggerito dall'apparizione di dodici lune un un anno, a cui corrisponde la suddivisione della sfera celeste in dodicesimi.
I segno dello zodiaco che conosciamo sono quelli descritti dall'astronomo egiziano Tolomeo nel secondo secolo d.C., quando lo zodiaco era già in uso da almeno duemila anni.
Assieme all'uso astronomico, ci sono rimaste anche la funzionalità basilare e la struttura del "calendario dello zodiaco". L'ariete corrisponde all'inizio dell'anno all'equinozio di primavera; il gambero che indietreggia del cancro rappresenta la ritirata del sole dal suo punto più settentrionale nel solstizio d'estate; il leone, simbolo del fuoco, rappresenta il caldo estivo; la bilancia corrisponde all'equilibrio tra notte e giorno nell'equinozio d'autunno; il declino del potere del sole è ricordato dallo scorpione, simbolo di oscurità ; l'acquario portatore d'acqua corrisponde alla stagione piovosa che, in Egitto, comportava l'annuale inondazione del Nilo; i pesci simbolizzano il ritorno della vita e il nuovo inizio dell'agricoltura.Lo zodiaco come calendario